Una cascata di sorelle

Una cascata di sorelle
(grazie a Maria per il lavoro svolto)

sabato 1 marzo 2014

CRONACA DI UNA CENA DI "LAVORO"

A molte persone piace andare a teatro a vedersi un bello spettacolo.
Ma lo sapete generalmente cosa succede quando una compagnia amatoriale trentina va in trasferta? Ve lo spiego io: prende le scenografie, le sposta dalla propria sede al luogo dove deve fare lo spettacolo, scarica le scenografie, le monta, nel frattempo deve piazzare le luci, controllare le luci, spostare le luci, controllare l' audio, vesirsi, truccarsi andare in scena, dopo lo spettacolo smontare tutto, recuperare le proprie cose, e verso mezzanotte può andare a cena. Cena offerta generalmente dalla compagnia ospitante.
Ma il lavoro della compagnia ospitante lo sappiamo qual'è? Bene, vi spiego io anche questo. O meglio, vi racconto quanto accaduto poche ore fa nel mio gruppo.
Intanto la compagnia inizia a prepararsi giorni prima dell' evento. Saltando l' organizzazione burocratica, che comunque c'è ed è una gran palla, ma sulla quale non sono informatissimo, prima della rassegna si devono raccogliere le disponibilità, indi è stata stilata una scaletta per la serata.
I primi arrivati a teatro hanno accolto la compagnia che veniva a recitare e hanno predisposto il tutto.
Io sono arrivato solo alle 18 e trenta circa. Più o men la serata è andata così:
- due di noi erano responsabili della biglietteria;
- altri due (io e il mio caro amico Thomas) eravamo addetti al tesseramento dei soci sostenitori. I quali, molto gentilmente, anzichè rispondere alle necessarie domande di rito, ci chiedevano con aria spavalda dove fosse la tutela della loro privacy;
- altri due di noi con un grande sorriso strappavano i biglietti agli spettatori;
- altri due saltavano a gran balzi da una sala all' altra del teater facendo nonsocosa, ma sicuramente era qualcosa di importante;
- alle 20 e 45 lo spettacolo inizia, si contano i guadagni della serata quindi, andiamo in cuciana a preparare la cena;
- SORPRESA!La porta della cucina è incredibilmente chiusa a chiave...con le chiavi dentro alla cucina. Sguinzagliamo il presidente che si precipita a cercane un altro mazzo. Fa più in fretta che può, ma è un essere umano anche lui e quindi entriamo un cucina con mezz'ora di ritardo;
- in fretta e furia prepariamo la tavola, mettiamo a scaldare l' acqua, tagliamo il pane e il salame, prepariamo tutto e finiamo anche in anticipo (alla facciaccia degli imprevisti);
- verso le 23 abbondanti arrivano gli attori, le ragazze scolano la pasta proprio in quel preciso momento, neanche l' avessimo calcolato;
- cena, caffè e dolce e fuori gli attori dai piedi;
- dopo cena sparecchiamo, laviamo le stoviglie, puliamo per terra, buttiamo la spazzatura, facciamo una partita a tresette, portiamo fuori il cane, cambiamo l' acqua ai pesci, travasiamo i geranei e tiriamo tutto a lucido;
- carichiamo i nostri arnesi in macchina: GAME OVER. La serata è terminata.

"Ma tu perchè cazzo racconti tutte queste cose, visto che non gliene frega una mazza a nessuno?"
Così, ne avevo voglia....
Buonanotte!

Z.S.