Una cascata di sorelle

Una cascata di sorelle
(grazie a Maria per il lavoro svolto)

mercoledì 27 agosto 2014

UNO ZIO GLUTENFREE

Risalve amici miei.

Oggi è davvero una bellissima giornata, ideale direi per scrivere dei post.

Per la gioia di tutti gli abitanti della Galassia ci terrei a ricordare, cosa già fatta in passato, che scrivo una rubrica Senza Glutine il venerdì sul blog "The crazy purple turtle".
Inoltre tengo a far sapere che di seguito riporterò i link alle mie recensioni di prodotti SG:



E per dare un occhio alle mie ricette, ecco qua:
Certo, in questo momento, per volere della gestrice del blog, siamo ufficialmente in pausa estiva, e riprenderemo a settembre. Ma come ci insegna Rai uno, quale periodo migliore dell' estate per dare una seconda occhiata ai post più vecchi, prima di ripartire con i nuovi episodi?

Grazie dell' attenzione, buona lettura e...a presto.

Z.S.

mercoledì 20 agosto 2014

LA DURA VITA DI UNA COMMEDIA...seconda puntata!

Buona sera.

Come promesso, ecco che ritornano le avventure di Lozio e della sua ciurma.
Per il riassunto delle puntate precedenti....non c'ho voglia di farmi fumare le meningi, se proprio vi interessa leggetevi QUI a che punto eravamo.

Cosa è successo dal 23 luglio ad oggi?

Beh, sono successe parecchie cose. No, non è vero, anche perchè la settimana dall'11 al 16 era la settimana di Ferragosto e, in accordo con il Presidente, Lozio ha deciso di saltare ben due giornate di prove (quel martedì e giovedì per l'appunto).

Innanzitutto Lozio ha ottenuto la benedizione dell' autore della commedia a riprodurla tradotta in dialetto, il che ha portato il suo ego ad ingigantirsi di parecchio.

Dopodichè il  buon regista ha iniziato a soffrire una permanenza quasi forzata sulla lettura del copione, e di conseguenza a propinare ai suoi attori una serie di stralunati esercizi per iniziare a prendere dimestichezza con la propria voce e i propri piedi. Cosa che tra gli attori, destò non poca preoccupazione al giovane A.W.

Ma non tutto è rose e fiori. Lontano da tutti, nel silenzio della sua casa buia, davanti al suo computer, con in sottofondo una canzone di Masini, il giovane fuori di testa inizia a chiedersi se non abbia azzardato troppo, se sia veramente in grado di svolgere quel compito che gli è stato affidato...ma soprattutto sta iniziando a sentire il peso dell'eredità che ha raccolto dal suo predecessore. A lui piaceva il vecchio regista, fosse dipeso da lui non l' avrebbe fatto andare via. Non la voleva lui quella eredità. E poi, non so come spiegarlo, ma Lozio sta iniziando a percepire nel gruppo una certa "anarchia"...qualcosa che a lui non è mai piaciuto,e che con il vecchio regista non sarebbe successo.
Cambieranno le cose? Riuscirà Lozio a riprendere in mano le redini della partita? O tutto è destinato ad andare a scatafascio?

Tra un mese, forse, ne sapremo qualcosa in più!

Buonanotte!
Z.S.

lunedì 18 agosto 2014

VIVALOSHOW n.11 (libri edition)- La culla di pietra

Buondì!

Lorenzo Cherubini era solito dire "Senti come piove. Madonna come piove! Senti come viene giù". E dato che anche ad agosto l' estate sembra non dare troppissimi miglioramenti, mi sono chiesto come si possa combattere la monotonia di una vita da segregati in casa. E tra le opzioni, una delle più apprezzate dal Mondo è sicuramente la lettura. E questa geniale intuizione mi ha portato a scrivere questo nuovo articolo, nel quale vorrei parlare di un libro di prossima pubblicazione, ossia "La culla di pietra" di Lamberto Aroli.

Chi è Lamberto Aroli? Mezzolombardese, classe 1965, artisticamente impegnato su più fronti, nel tempo libero gli piace cimentarsi nella recitazione (è colonna della Associazione "Le voci di dentro" del suo paese), nella fotografia e da qualche tempo ha provato anche a testare le sue doti da scrittore. Grande amante del Friuli, terra che gli ha ispirato la sua prima e (si spera solo per il momento) unica opera.

Che cos'è "La culla di pietra"? Un romanzo. Romanzo che tra non molto vedrà la luce sugli scaffali delle librerie più IN del Belpaese.

Di cosa tratta "La culla di pietra"? La trama, senza voler anticipare troppo, è la seguente (presa paro paro dalla copertina ufficiale):
Lucilla è una bambina di otto anni, afflitta dai continui litigi tra i suoi genitori. Nella sua mente si sviluppa il desiderio e la convinzione di riavvicinare la coppia all' amore perduto. Ma una sera il terremoto si porta via la sua casa, il suo paesino, la sua vita e tutti i suoi sogni e progetti.
Quasi quarant'anni dopo un gruppo di amici si ritrovano a visitare quel paesino, ormai abbandonato e ridotto ad un cumulo di rovine.
Prigionieri degli eventi e da un tempo che procede a ritmo alternato, i sei cercano una spiegazione razionale e una soluzione che appare intricata, mentre si fà sempre più presente la percezione di una presenza...cosa vuole ottenere da loro Lucilla, a quasi quarant'anni dalla sua morte?

Beh, mi sembra sia una premessa abbastanza esaustiva.

Come potremmo catalogare questa storia? Come noir? Thriller? Romanzo soprannaturale? O in fin dei conti è una semplice avventura?  E dove vogliamo mettere l' aspetto romantico, l' amore che comunque sembra essersi ritagliato un posto importante in tutto questo?
Citando una frase che posso trovare sul profilo youtube di Lamberto " il racconto rimane un romanzo d'amore a tinte paranormali. Ma tra il resto, cosa c'è di normale nell'amore?"
Ora, mi piacerebbe tanto dire che è un romanzo adatto agli amanti del genere, ma vista "l' indecisone" dell' autore, forse è il caso di dire che ce n'è per tutti i gusti.

Per chi volesse sapere di più sui luoghi colpevoli di aver ispirato una mente umana ecco un video pensato ad hoc:

E per tutti gli altri, buona lettura.

Z.S.

martedì 12 agosto 2014

MR. WILLIAMS, L' UOMO DAI MILLE NOMI

Non è facile lasciarmi senza parole.

La notizia è arrivata improvvisamente, e il Mondo l' ha accolta per quello che è: Robin Williams non c'è più. Uno degli ultimi attori con la A maiuscola se n'è andato, e sinceramente è anche plausibile che ciò sia accaduto con un vero coup de theatre.
Credo di poter affermare che una partecipazione del popolo del web con messaggi di ricordo e di dolore per la perdita di un personaggio celebre difficilmente l'ho vista come in questo caso: forse solo Nelson Mandela, tra i personaggi scomparsi recentemente ha mosso tanta gente.

Ora, non è la prima volta che su questo blog decido di omaggiare qualcuno che se n'è andato.
Questa volta però non mi sento di fare alla solita maniera. Robin non era un uomo solo, lui racchiudeva in sè tante persone, il pubblico amava i suoi personaggi quanto e talvolta (purtroppo) forse più dell' attore stesso.

Quindi, in virtù del lavoro di cui quest'uomo in vita ha fatto la sua missione, ciascuno ha il diritto di chiamarlo come vuole, sia esso Robin Williams, professor Keating, Leslie Zevo, Peter Pan, Mork, Philip Brainard, Patch Adams, signora Doubtfire, Alan Parrish, presidente Roosvelt, Chris Nielsen, o qualunque nome preferisca usare.

E allora,se mi è permesso, vorrei chiudere citando le parole di un mio amico, che su facebook disse "ve lo chiedo come favore personale. Andate su wikipedia, Scegliete a caso 4-5 suoi film e godetevi la passione, la tenerezza che solo lui riusciva a metterci. Un istrione come lui è una perdita per la cinematografia mondiale"

Z.S.