Una cascata di sorelle

Una cascata di sorelle
(grazie a Maria per il lavoro svolto)

mercoledì 23 luglio 2014

LA DURA VITA DI UNA COMMEDIA...prima puntata!

Salve! O come direbbe Gabri Ponte, buonanotte giorno!

Ho deciso di dare il via oggi ad una rubrica notturna, una specie di docufiction che vuole testimoniare le fatiche di un giovane pseudoregista che fà del suo meglio per provare a dare vita ad una commedia. Docufiction che, per mia decisione, vedrà una nuova puntata ogni terzo mercoledì del mese, da qui fino a quando questa fatica non sarà definitivamente portata alla luce.

Or dunque, all' incirca il 9 giugno scorso il protagonista della storia, che da ora in poi chiameremo Lozio, è stato ufficialmente nominato regista della sua compagnia.

Nell' arco di tempo che intercorre tra questa data e il 15, che è una settimana scarsa, Lozio deve trovare un copione adatto alla sua compagnia, tradurlo in un dialetto che non è nemmeno quelo parlato dalle sue parti, convincere prima sè stesso e poi gli altri (che sembrano più convincibili e meno scassapalle rispetto al sè stesso) che sia il copione giusto.

In realtà, visto che Lozio era stato allertato della possibilità che ci fossero dei cambiamenti in compagnia, già aveva fatto alcune di queste cose nei mesi precedenti, andando contro corrente rispetto alla propria vita nella quale si da una mossa il giorno dopo dell' ultimo utile.

Dunque, sulla commedia non si può dire molto, anche perché ne l' autore ne la Compagnia hanno acconsentito allo spargimento di informazioni.
Uno SPOILER ci ha comunque informato che la storia si basa principalmente su matrimoni, extracomunitari, parolacce, telefonate e psichiatri. Niente male come premesse, no?

Le prove vere e proprie sono iniziate appena l' otto di luglio.
La compagnia nel frattempo ha subito uno scossone, sono usciti diversi senatori, e sono entrati dei giovani volenterosi senza esperienza. Volenterosi senza esperienza per un novello regista. Mmmmmmh...
Le prime prove sono semplici letture, senza particolari intoppi o difficoltà, se tralasciamo che un bel giorno che la compagnia si trova a provare va in scena la semifinale del mondiale di calcio nella quale la Germania accartoccia e butta nell' umido un Brasile inguardabile. L' unica partita da non perdere di tutto il torneo, se la sono persa tutti eccetto T.C. che furbamente si è dileguato nel primo bar trovato aperto. Maledettissimo!

Ok,comunque la puntata di oggi si chiude sul volto stanco ma soddisfatto di Lozio, che ha portato a termine quasi un mese di letture del copione, che gioca a fare l' insegnante, che prova a fare il guru, che nonostante percepisca una lieve carenza in autorevolezza alla quale promette che cercherà di porre rimedio...sente di essere partito col piede giusto. Quanto durerà questa soddisfazione lo scopriremo nella prossima puntata!
Per saperne di più, l' appuntamento è per il 20 agosto.

E con questo buonanotte per davvero.


Z.S.

sabato 5 luglio 2014

MINCHIA, SIGNOR FALETTI...

4 luglio 2014
Il mondo dello spettacolo si trova a rimpiangere un altro big tra i più amati dal pubblico italiano: Giorgio Faletti.

No, non è mia intenzione compiangere questo artista, non ne sono in grado. Ritengo semplicemente sia giusto (quasi doveroso) ricordare tutto ciò che ha fatto in questi anni per farsi amare, e per far dispiacere a molti la sua dipartita.

Piemontese, annata 1950, incontra il successo a metà anni Ottanta, grazie al Drive In tramite il personaggio demenziale di Vito Catozzo.
Ma Faletti non può limitarsi a questo e infatti, tra fine anni 80-inizio 90, si reinventa oltre che come attore, come conduttore, ma ancor di più in campo musicale. Non solo compone per diversi cantanti (un intero album di Angelo Branduardi porta la sua firma), ma decide di cimentarsi come cantante, anche impegnato. E quel famoso "Signor Tenente", ispirato alle stragi mafiose, che gli vale nel 1994 il secondo posto + premio della Critica al Festival di Sanremo, lo porta sicuramente a prenotarsi un posto di tutto rispetto nella storia della kermesse più famosa del Belpaese.

Si dedica poi a sperimentare altre forme artistiche, dalla pittura alla scrittura. Scrittura che lo porterà a produrre nell' ultimo decennio all' incirca una decina di libri, tra romanzi, thriller e biografie.

Il tutto senza abbandonare la musica (sua è la canzone "The show must go on" che Milva portò a Sanremo nel 2007), e soprattutto la recitazione: negli ultimi anni è sempre stato protagonista al cinema, dove vanta di passare con nonchalance dal terribile professor Martinelli di "Notte prima degli esami" (a cui un giovane Nicolas Vaporidis a nome di milioni di adolescienti che odiano i propri insegnanti, può vantare di aver dato della merda ), al molto più oscuro, malvagio e spietato boss di "Cemento armato".
E tanto altro ancora

Sicuramente uno come lui in futuro mancherà, oltre che dal punto di vista dell' uomo che è riuscito a conquistare la simpatia e la stima del pubblico, anche artisticamente.
Se c'era uno, secondo me, che nell'ambiente dello spettacolo la gente guardava con stima, quello poteva essere proprio lui.
Tuttavia, pr quel che può valere, proprio la sua versatilità e la grande produttività, permetterà all'artista di sopravvivere ancora per molti, molti anni...

Arrivederci, signor Tenente.

Z.S.

(Giorgio Faletti a Sanremo nel 1995 canta L'assurdo mestiere)