Una cascata di sorelle

Una cascata di sorelle
(grazie a Maria per il lavoro svolto)

sabato 5 luglio 2014

MINCHIA, SIGNOR FALETTI...

4 luglio 2014
Il mondo dello spettacolo si trova a rimpiangere un altro big tra i più amati dal pubblico italiano: Giorgio Faletti.

No, non è mia intenzione compiangere questo artista, non ne sono in grado. Ritengo semplicemente sia giusto (quasi doveroso) ricordare tutto ciò che ha fatto in questi anni per farsi amare, e per far dispiacere a molti la sua dipartita.

Piemontese, annata 1950, incontra il successo a metà anni Ottanta, grazie al Drive In tramite il personaggio demenziale di Vito Catozzo.
Ma Faletti non può limitarsi a questo e infatti, tra fine anni 80-inizio 90, si reinventa oltre che come attore, come conduttore, ma ancor di più in campo musicale. Non solo compone per diversi cantanti (un intero album di Angelo Branduardi porta la sua firma), ma decide di cimentarsi come cantante, anche impegnato. E quel famoso "Signor Tenente", ispirato alle stragi mafiose, che gli vale nel 1994 il secondo posto + premio della Critica al Festival di Sanremo, lo porta sicuramente a prenotarsi un posto di tutto rispetto nella storia della kermesse più famosa del Belpaese.

Si dedica poi a sperimentare altre forme artistiche, dalla pittura alla scrittura. Scrittura che lo porterà a produrre nell' ultimo decennio all' incirca una decina di libri, tra romanzi, thriller e biografie.

Il tutto senza abbandonare la musica (sua è la canzone "The show must go on" che Milva portò a Sanremo nel 2007), e soprattutto la recitazione: negli ultimi anni è sempre stato protagonista al cinema, dove vanta di passare con nonchalance dal terribile professor Martinelli di "Notte prima degli esami" (a cui un giovane Nicolas Vaporidis a nome di milioni di adolescienti che odiano i propri insegnanti, può vantare di aver dato della merda ), al molto più oscuro, malvagio e spietato boss di "Cemento armato".
E tanto altro ancora

Sicuramente uno come lui in futuro mancherà, oltre che dal punto di vista dell' uomo che è riuscito a conquistare la simpatia e la stima del pubblico, anche artisticamente.
Se c'era uno, secondo me, che nell'ambiente dello spettacolo la gente guardava con stima, quello poteva essere proprio lui.
Tuttavia, pr quel che può valere, proprio la sua versatilità e la grande produttività, permetterà all'artista di sopravvivere ancora per molti, molti anni...

Arrivederci, signor Tenente.

Z.S.

(Giorgio Faletti a Sanremo nel 1995 canta L'assurdo mestiere)

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