Uno degli show più tosti che il Trentino abbia sfornato negli ultimi
anni è con ogni probabilità “Tutti a bordo...destinazione musical”, nato nelle
sale prove dell’ Associazione Des Etoiles, una signora scuola di ballo locale.
Questo ambizioso progetto negli ultimi anni ha
girato e rigirato calcando quasi tutti i palchi della Regione, ma non solo. Le
mie fonti dicono sia riuscito ad espatriare, riscuotendo successi anche fuori
dal territorio trentino, cosa per niente semplice.
Lo spettacolo, come si può intuire dal nome, è adattissimo agli amanti
del musical, così come ai nostalgici del caro vecchio varietà.
L’ idea di fondo è quella della nave da crociera, in perfetto stile Novecento. Quelle navi dove la sera agli ospiti venivano proposti
spettacoi frizzanti, musicali e innovativi.
Ed ecco che, una volta fatti accomodare i “passeggeri”, parte lo show:
le parole sono poche, mooolto poche, non c’è tempo di parlare. Un immenso cast
di ballerini e cantanti molto vario per età (si passa dai bambini, ai giovani
adulti, agli adulti veri e propri) si butta in un frenetico collage che vuole
proporre le più famose colonne sonore del Mondo, passando dal musical vero e
proprio all’ opera moderna, prendendo in prestito persino le canzoni dei
cartoni animati.
Così la prima parte dello spettacolo si butta in una variegata, forse
troppo variegata, carrellata di canzoni, che attingono in buona parte dal
favoloso repertorio disneyano.
Poi il viaggio termina, la nave si ferma e si sbarca in America. E così
ci viene proposto il mondo del Musical in tutte le sue salse, da Sette spose per
sette fratelli, fino al più recente Mamma mia, passando per i mostri sacri come
Grease, il musical alla brillantina, fino ad arrivare ai più spettacolari acuti
di New York New York, con tutti i suoi boa e lustrini.
E il bello è che questo
spettacolo non sta mai fermo. Cambia nel tempo, così come mutano gli interpreti, muta anche il
copione.
Me la vedo io la mente di tutto che sta lì in regia a bacchettare il
suo cast “Questa non mi piace, la prossima volta non la mettiamo” oppure “La prossima
volta non balliamo questo balletto, ma facciamo quest’ altro” o ancora “Tu non
canti più, ti sostituisce lei”
Insomma questo è un vero omaggio ad un genere appassionante. Da amante
del musical in ogni sua veste posso assicurare che non è facile riuscire a
farlo rientrare tutto in un solo contenitore, ma questo gruppo ci è riuscito
dignitosamente.
Nota dolente: la sensazione che ho avuto io a vederlo è che talvolta
qualche “spezzone” sia stato inserito forzatamente, senza logica, solo perchè era bello.
Ma forse è per questo che
lo spettacolo è in continuo movimento, sta ancora cercando il suo equilibrio.
Punto di forza: lasciatemela dire una cosa, il regista sarà pure un
genio, i costumi sono molto suggestivi, e tutto quello che volete, ma parliamo
del cast. Al di là della bravura oggettiva dei cantanti e della incredibile
preparazione dei ballerini, la loro forza sta altrove. Poichè, per quanto sia un cast abnorme, in fin dei conti sono
sempre gli stessi che tornano nel giro di pochissimi minuti. E quindi il loro
lavoro non è solo davanti al pubblico, ma è una continua corsa dietro le
quinte.
Immaginatevi: canzone finita - ok fuori – giù i vestiti – sù degli
altri vestiti – rieccoci in scena.
Tutta questa frenesia secondo me non può non
portarli agli atti finali dello show (che è uno show bello lungo) col fiatone, in riserva d' aria e coi crampi. Ma, nonostante tutto, alla fine ci arrivano, cantano, ballano,
si inchinano, e il pubblico applaude, com' è giusto che sia.
Un ultimo appunto: giusto per
dare a Cesare ciò che gli spetta, questo spettacolo in parecchie occasioni è
stato eseguito a scopo benefico, al fine di raccogliere fondi per le più
svariate associazioni o progetti umanitari.
Quindi il mio personale augurio è che gli ARTISTI che guidano questa
complessissima quattro ruote, possano continuare a far del bene a chi aiutano,
così come al pubblico che continua a guardarli e ad applaudirli.
Z.S.
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