Una cascata di sorelle

Una cascata di sorelle
(grazie a Maria per il lavoro svolto)

martedì 22 ottobre 2013

VIVALOSHOW n.3-Tutti a bordo...destinazione musical



Uno degli show più tosti che il Trentino abbia sfornato negli ultimi anni è con ogni probabilità “Tutti a bordo...destinazione musical”, nato nelle sale prove dell’ Associazione Des Etoiles, una signora scuola di ballo locale.
Questo  ambizioso progetto negli ultimi anni ha girato e rigirato calcando quasi tutti i palchi della Regione, ma non solo. Le mie fonti dicono sia riuscito ad espatriare, riscuotendo successi anche fuori dal territorio trentino, cosa per niente semplice.

Lo spettacolo, come si può intuire dal nome, è adattissimo agli amanti del musical, così come ai nostalgici del caro vecchio varietà.
L’ idea di fondo è quella della nave da crociera, in perfetto stile Novecento. Quelle navi dove la sera agli ospiti venivano proposti spettacoi frizzanti, musicali e innovativi.

Ed ecco che, una volta fatti accomodare i “passeggeri”, parte lo show: le parole sono poche, mooolto poche, non c’è tempo di parlare. Un immenso cast di ballerini e cantanti molto vario per età (si passa dai bambini, ai giovani adulti, agli adulti veri e propri) si butta in un frenetico collage che vuole proporre le più famose colonne sonore del Mondo, passando dal musical vero e proprio all’ opera moderna, prendendo in prestito persino le canzoni dei cartoni animati.

Così la prima parte dello spettacolo si butta in una variegata, forse troppo variegata, carrellata di canzoni, che attingono in buona parte dal favoloso repertorio disneyano.
Poi il viaggio termina, la nave si ferma e si sbarca in America. E così ci viene proposto il mondo del Musical in tutte le sue salse, da Sette spose per sette fratelli, fino al più recente Mamma mia, passando per i mostri sacri come Grease, il musical alla brillantina, fino ad arrivare ai più spettacolari acuti di New York New York, con tutti i suoi boa e lustrini.

E il bello è che  questo spettacolo non sta mai fermo. Cambia nel tempo, così come mutano gli interpreti, muta anche il copione.
Me la vedo io la mente di tutto che sta lì in regia a bacchettare il suo cast “Questa non mi piace, la prossima volta non la mettiamo” oppure “La prossima volta non balliamo questo balletto, ma facciamo quest’ altro” o ancora “Tu non canti più, ti sostituisce lei”

Insomma questo è un vero omaggio ad un genere appassionante. Da amante del musical in ogni sua veste posso assicurare che non è facile riuscire a farlo rientrare tutto in un solo contenitore, ma questo gruppo ci è riuscito dignitosamente.

Nota dolente: la sensazione che ho avuto io a vederlo è che talvolta qualche “spezzone” sia stato inserito forzatamente, senza logica, solo perchè era bello. 
Ma forse è per questo che lo spettacolo è in continuo movimento, sta ancora cercando il suo equilibrio.

Punto di forza: lasciatemela dire una cosa, il regista sarà pure un genio, i costumi sono molto suggestivi, e tutto quello che volete, ma parliamo del cast. Al di là della bravura oggettiva dei cantanti e della incredibile preparazione dei ballerini, la loro forza sta altrove. Poichè, per quanto  sia un cast abnorme, in fin dei conti sono sempre gli stessi che tornano nel giro di pochissimi minuti. E quindi il loro lavoro non è solo davanti al pubblico, ma è una continua corsa dietro le quinte. 
Immaginatevi: canzone finita - ok fuori – giù i vestiti – sù degli altri vestiti – rieccoci in scena. 
Tutta questa frenesia secondo me non può non portarli agli atti finali dello show (che è uno show bello lungo)  col fiatone, in riserva d' aria e coi crampi. Ma, nonostante tutto, alla fine ci arrivano, cantano, ballano, si inchinano, e il pubblico applaude, com' è giusto che sia.

 Un ultimo appunto: giusto per dare a Cesare ciò che gli spetta, questo spettacolo in parecchie occasioni è stato eseguito a scopo benefico, al fine di raccogliere fondi per le più svariate associazioni o progetti umanitari.
Quindi il mio personale augurio è che gli ARTISTI che guidano questa complessissima quattro ruote, possano continuare a far del bene a chi aiutano, così come al pubblico che continua a guardarli e ad applaudirli. 

Z.S.

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